Corno del Renon - Alpe di Villandro pag.2
Alpe di Barbiano
Dopo
esserci rifocillati al rifugio decidiamo di squagliarcela di corsa: tira
uno sgradevole vento freddo e c'è un po' troppa confusione. Torniamo
quindi sui nostri passi e scendiamo fino al primo bivio, prima di ripassare
il cancello: voltiamo subito a destra, giriamo attorno alle pendici del
Corno salendo leggermente a fianco di una staccionata, e raggiungiamo un
colmo dal quale si scende dolcemente, su larga e comoda strada ghiainata,
all'Alpe di Barbiano dribblando le pecore di un gregge. Molto bello il panorama
che si apre sulle praterie verso l'Alpe di Villandro. Costeggiamo un lungo
muro di sassi interrotto ogni tanto da un cancello di legno (segnavia 1-3-7
dipinto sul muro) e con un leggero saliscendi arriviamo ad una casa isolata
in costruzione alla nostra destra.
Da qui inizia una discesa con fondo molto sassoso
e sconnesso che scende alla Sella dei Sentieri (Gasteiger Sattel, m.2056).
Qui il fondo migliora e, seguendo il segnavia "7" in direzione
Villanders, continuiamo a scendere verso l'Alpe di Villandro e la Gasserhütte.
Attenzione, a un bivio all'altezza di una curva, dove i
cartelli indicano Gasserhütte sia a destra che a sinistra: ignorare
la strada che si stacca sulla destra (colori bianco-celeste) - fontanone
- e proseguire verso sinistra per la "strada principale" (segnavia
rosso) - km 14,20.
Meno di un chilometro oltre la Gasserhütte, all'altezza di un tornante, c'e' uno slargo sterrato, una selva di cartelli, un ponticello che attraversa un fiumiciattolo (loc. Kaser, 1742 m. cartina Tabacco). Sulla sinistra parte una stradella, segnavia azzurro, con indicata la direzione Nussbaumer-Dreikirchen. A destra sentiero, con segnavia rosso, Rittnerhorn, Barbianeralm, Nussbaumer. Nussbaumer di qua e di là. Se sappiamo ancora leggere le cartine, il sentiero dovrebbe essere il n.0 che si ricollega alla strada più in alto. Allora, strada o sentiero? Bah, sul sentiero c'è scritto Rittnerhorn, sulla strada no, anche se... vabbè sentiero sia: manca la ravanata di prammatica. Si, è vero, le rogne se non ci capitano mandate dal destino ce le dobbiamo cercare noi col lanternino: si vede a occhio che saranno porchi e maledizioni. Ravano ergo sum. |