Deserto del Sahara |
Ryszard
Kapuscinski
Alzarsi nel buio
....
Dalle parti di Gondar (a questa città di re e imperatori etiopi
si arriva spostandosi dal Golfo di Aden, attraverso Gibuti, in direzione
di El Obeid, Tersaf, Njamena e del lago Ciad) incontrai un uomo che andava
da nord a sud. La cosa principale che si potesse dire di lui è,
appunto, che andava da nord a sud, aggiungendo magari che andava alla
ricerca di suo fratello.
Era scalzo, con dei pantaloncini corti
tutti rappezzati e sulle spalle un indumento che una volta poteva essere
stato una camicia. A parte questo, non possedeva che tre cose: un bastone
da viandante; un pezzo di tela che la mattina gli serviva da ascigamano,
nelle ore torride da riparo per la testa e, quando dormiva, da coperta;
e infine, a tracolla, una coppa in legno con coperchio, per l'acqua. Non
aveva un soldo. Se strada facendo qualcuno gli dava qualcosa da mangiare,
mangiava; altrimenti soffriva la fame. Ma lui alla fame era abituato,
avere fame non era uno stato speciale.
Andava a sud perché una volta suo fratello era partito da casa
verso sud. Ma quando? Eh, da molto. (Gli parlavo tramite il mio autista
che conosceva qualche parola di inglese
e che definiva il passato con quell'unica espressione: "da molto".)
Anche quest'uomo cammina da molto. Proviene dalle parti di Keren, nei
monti dell'Eritrea.
Lui sa come andare verso sud. La mattina si alza e punta verso il sole.
A tutti quelli che incontra chiede se per caso hanno visto o conoscono
Salomone (è il nome del fratello). La gente non si meraviglia di
domande del genere. L'Africa è tutta in movimento, in cammino,
dispersa: chi scappa dalla guerra, chi dalla siccità, chi dalla
fame. Scappano, girano, si disperdono. Quest'uomo in cammino da nord a
sud è una goccia anonima nell'umano torrente, incalzato dalla paura
della morte o dalla speranza di trovare un posto al sole, che si riversa
per le strade del continente nero.
Perché vuole trovare suo fratello? Come, perché? Non capisce
la domanda. Ma è evidente, è una cosa che non ha bisogno
di spiegazioni. Alza le spalle. Probabilmente prova un senso di compassione
per l'uomo che ha incontrato e che, sebbene ben vestito, è più
povero di lui, manca di un qualcosa di importante e prezioso.
Lo sa dove si trova? Che non siamo più in Eritrea ma in un altro
paese, in Etiopia? Sorride. E' il sorriso di un uomo che sa molte cose,
ma soprattutto una, e cioè che per lui qui in Africa non esistono
né frontiere né stati, ma solo una terra bruciata sulla
quale un fratello cerca il fratello.
...
(R. Kapuscinski, Ebano,
Feltrinelli, Universale Economica, 2006. Trad. V. Verdiani
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