Nomi - Lago di Cei - Malga Cimana (TN)
Nomi - Aldeno - S.Anna - Lago di Cei - Malga Cimana dei Presani - malga Cimana di Pomarolo - Servis - Nomi |
18 giugno 2005
Tempo di percorrenza | 4 ore 5 minuti (mi vergogno un po'..) |
Distanza | km 35,67 |
Dislivello in salita | m. 1150 |
Dislivello in discesa | m. 1150 |
Pendenza massima in salita | 23% |
Pendenza media | 9% |
Altezza massima raggiunta | 1304 (Malga Cimana di Pomarolo) |
Ciclabilità | totale o quasi. Fino al lago di Cei asfalto, poi misto sterrato/asfalto. |
Difficoltà | fondo sempre da buono a ottimo. Salita a Cei ripida e senza riposo, tratti molto erti da Cei a malga Cimana. |
Punto di partenza e di arrivo | Nomi, (TN) m.179 slm |
Cartina usata | Kompass M.Stivo - M.Bondone - Rovereto- Mori - Arco - foglio 687 1:25.000 |
Orientamento | Semplice, ben segnalato. Unico rischio quello di perdere l'ultimo incrocio per Nomi e scendere a Pomarolo. Niente di grave, ci si perde una magnifica discesa su sterrato in cambio di qualche km in piano su asfalto per tornare a Nomi. |
Punti di ristoro | Lago di Cei - Malga Cimana dei Presani - Malga Cimana di Pomarolo |
Note | 8 km iniziali sulla provinciale destra Adige, molto trafficata, a lato dell'autostrada, poco gradevole. Salitaccia mefitica su asfalto sotto il sole a picco da Aldeno al bivio per Garniga, poi sempre mefitica ma entra nel bosco e ha tratti ombreggiati. Il lago di Cei è un bel biotopo ma abbastanza frequentato in estate da bagnanti e con alcuni alberghi/ristoranti nei pressi. Per non trovar gente il giro è da fare prima della stagione estiva. Consiglio di partire la mattina presto perchè il punto di partenza è basso sul livello del mare e il primo tratto col sole a picco è veramente pesante. Portarsi un repellente contro gli insetti!! |
Profilo altimetrico |
Link utili | |
Altre foto (link esterno) |
Lago di Cei - foto franza
L'escursione comincia male: la sera precedente sto maluccio, mi sembra di essere stata investita da un tram. Quasi una settimana di alzatacce, di 400 km di autostrada al giorno e 9 ore nel gelo di un CED mi hanno ridotta a un rottame: male dappertutto, nausea, mal di gola. Perfetto per una gita che mi prennunciano come dura. Quando suona la sveglia alle 6 di mattina mangerei un rospo pur di stare a letto. Invece eccomi qui, al casello di Rovereto nord, già accaldata, pronta per la prossima sfacchinata :) Usciti dall'autostrada, si torna
indietro per pochi chilometri fino al bel paese di Nomi, per trovare comodo
parcheggio accanto alla chiesa. Ottima scelta: non lo sappiamo ancora
ma il giro termina esattamente lì. Attraversato il centro di Nomi
si pedala in direzione Nord fino a raggiungere la strada provinciale "Destra
Adige" e si prosegue dritti per 6 chilometri costeggiando l'autobrennero,
fino a raggiungere Aldeno. Obiettivamente non è un tratto gradevole:
molto traffico, rumore, puzza, rischio arrotamento, panorama inesistente.
E fa già caldo, anche se sono le 8 del mattino. |
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Monte Bondone dalla Vallagarina - foto franza |
Aldeno - foto franza |
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All'uscita nord del paese si imbocca sulla sinistra la strada provinciale di "Garniga e Monte Bondone" (km 7 ca) e inizia la faticaccia. Col sole a picco sul cranio comincio ad arrancare su per una ripida salita e a rimpiangere il mio lettuccio. Me l'avevano detto che era... peta che leggo il log... "un muro" "il primo tratto spaccagambe" "tratti in piedi". Anche il Margoni dice: "non presenta difficoltà di rilievo sebbene la salita a Cei, pur su strada asfaltata, sia piuttosto faticosa". E se lo dice lui c'è da credergli.
Il bel colpo d'occhio sulla val d'Adige, sui
paesi, campagne e vigneti, mi offre l'occasione per fermarmi a fare qualche
foto e prendere confidenza con la nuovissima canon G6. E per tirare il
fiato e bere: è davvero caldo, è ora di iniziare le escursioni
a quota più elevata. |
Campanula glomerata - foto franza |
Aquilegia vulgaris - foto franza |