Itimolod ekibrepus ovvero Dolomiti Superbike al contrario ;) pag.2
Sempre in costante salita, con due grandi rapaci che ci volteggiano sopra la testa, (aquile? poiane? grossi comunque) dopo 2 chilometri e mezzo circa arriviamo a Ponticello, m.1491, km 10, 406 metri di dislivello totale - (parcheggio e albergo Ponticello). Da qui in poi il traffico privato (già scarso) è limitato, bisogna pagare il pedaggio. C'è' comunque un autobus navetta che fa la spola dal parcheggio a Prato Piazza.
Dopo un breve inizio in piano la strada comincia decisamente a salire inoltrandosi, con numerosi tornanti, nella Val di Stolla. Molto spesso incrociamo il sentiero n.37, che si inerpica attraversando la strada in diversi punti. La prima parte parrebbe fattibile anche su sterrato, sebbene il fondo non appaia dei migliori. Più in alto il sentiero si restringe molto, diventa piuttosto ripido, il fondo si fa pessimo. Non so quanto convenga arrampicarsi da quella. Se qualcuno ci volesse provare e dirmi com'è... Codardamente noi continuiamo su asfalto. Traffico davvero molto poco, a parte i pullman navetta che ogni tanto ci passano a fianco occupando più o meno tutta la sede stradale. Si sale piacevolmente con una pendenza costante, quasi sempre fra i boschi. Ormai pare fatta, quando, a 14,5 km, la strada improvvisamente si impenna passando poi su un tratto molto stretto ed esposto. Da dietro una curva spuntano improvvisamente il Cristallo e il Piz Popena. L'arrampicata dura poco, dopo circa un chilometro e mezzo termina l'asfalto e si arriva alla magnifica spianata di Prato Piazza: m.1991, chilometri 16, 890 metri di dislivello circa.
A sinistra il Picco di Vallandro, a destra la spettacolare Croda Rossa, laggiù i Cadini di Misurina e il Cristallo, tutto intorno magnifici prati, steccati di legno, mucche che ruminano tranquille. Per fortuna siamo a fine agosto e l'affollamento non è troppo, temo che in piena stagione quassu ci sia la ressa.
L'altopiano invita infatti alle passeggiate rilassanti, la strada è piana, la fatica nulla. I vecchi rifugi sono diventati alberghi, ma per fortuna nel complesso l'aspetto è ancora accettabile. Di solito cerchiamo giri un po' meno affollati, ma il panorama di montagne che ci circonda ripaga della mancata quiete. E di un cumenda brianzolo che sfoggia le sue perle di saggezza, chiedendomi che senso abbia fare tanta fatica senza nessun tornaconto. Ci fermiamo all'albergo Prato Piazza, insieme a diversi altri ciclisti stranieri: la fama della Dolomiti Superbike ha valicato i confini. Beviamo la meritata birra di prammatica e spazzoliamo gli immancabili canederli (non sublimi ad essere sinceri. Il Kaiserschmarren pareva molto più interessante), accanto ad una piccola chiesa appena imbiancata. |