Itimolod ekibrepus ovvero Dolomiti Superbike al contrario ;) pag.3
Questa volta il più è fatto davvero, non ci aspettano salitacce a sorpresa, la maggior parte del dislivello ormai è alle spalle. Mancano ancora diversi chilometri, ma tutti in discesa o in piano. Stavolta la cartina l'ho letta con attenzione! Possiamo guardarci intorno con calma e scattare decine di fotografie. Ci avviamo sulla sterrata, piana, che attraversa l'altopiano e facciamo due interessanti incontri: un contadino con il suo cane che se ne va in giro con una vecchia gerla di legno con dentro tutto il necessario, alpenstock e pipa e si lascia cortesemente fotografare, e una strana processione di trattori d'annata.
Attraversiamo tutto l'altopiano e facciamo una breve digressione fino al rifugio Vallandro e ai ruderi del forte austriaco che dominano l'intera spianata e si vedono da ogni angolo. Il colpo d'occhio è davvero notevole. Sono moltissimi i resti della Grande Guerra sui monti qui attorno: camminamenti, baraccamenti, mulattiere lastricate, trincee.
Tornati sulla strada, attraversiamo un cancello di legno. Ancora poche centinaia di metri e comincia la discesa nella Val di Specie - Seelandtal. Bella, divertente, quasi tutta su sterrato, fondo buono.. una libidine. A km 21 comincia un tratto asfaltato che termina 2 chilometri più avanti. A 25 chilometri dalla partenza lo sterrato termina sulla statale di Alemagna, che da Cortina porta a Dobbiaco, all'altezza di una fontana costruita nel 1941, sormontata da un fascio littorio di marmo. Rabbocchiamo le borracce, giriamo a sinistra e in poche centinaia di metri siamo a Carbonin. In circa 8 chilometri siamo piombati dai 2040 metri del rifugio Vallandro ai 1438 della Val di Landro. In gara questo tratto viene percorso in salita. Non mi è sembrato terribile, il fondo e' discreto, la pendenza, ammorbidita da alcuni tornanti, non eccessiva. In discesa comunque è estremamente divertente. All'altezza di un brutto villaggio turistico imbocchiamo la strada per Misurina che si stacca alla nostra destra e, poche decine di metri dopo, sulla sinistra, chiuso da una sbarra, si vede il tracciato della vecchia ferrovia dismessa Cortina-Dobbiaco, sul quale si svolgono d'inverno una gara di sci da fondo e d'estate una di mountain bike. |