Bolzano, Colle, Wölfl, Nova Ponente, Ponte Nova,
Cornedo, Bolzano
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Io mollo la bici e torno indietro a piedi
per vedere se ci siamo persi un incrocio, se per caso rintraccio un segnale,
un cartello, qualcosa che ci faccia capire dove siamo andati a cacciarci.
Niente. Chissà da quanto non c'è il segnavia "5"!
Dopo almeno un chilometro di risalita mi arrendo e torno indietro: ritroverò
qualcuno o da quella casa è uscito l'uomo lupo che si è
mangiato anche le bici? E' tutto il giorno che incontriamo nomi lugubri
e quei gerani nel deserto sono un poco allarmanti.
Per fortuna dal folto del bosco ricompare Edo: "ho trovato il segnavia, siamo giusti!". Oltre il fienile si intravvede la traccia di un tratturo che gira a sinistra, si inoltra fra gli alberi, raggiunge una casa diroccata (te pareva!), attraversa un rio e, finalmente, su un albero, ricompare il segnavia "5". Ma porca eva, metterlo prima pareva brutto? Cos'è, una caccia al tesoro? (altre foto per non sbagliarsi)
Ben volentieri ci allontaniamo dalla casa degli
spiriti (a mente fredda mi immagino un pacifico Bauer con grembiule blu
disturbato durante la pennica pomeridiana che manda mentalmente i soliti
ciclisti rompiscatole a farsi benedire), oltrepassiamo il rivo e poche
decine di metri più avanti incrociamo un magnifico sentiero con
segnavia "5" che scende da destra. Da dove arriva? A casa, guardando
meglio la cartina, capisco come sono andate le cose: il montarozzo chiamato
Böden è aggirabile in senso orario (il nostro), verso nord,
ed in senso antiorario. I due percorsi si riuniscono poco dopo la casaccia.
Sulla carta la nostra stradella è segnata come "5", l'altra
non ha segnavia. Sul terreno sono entrambe segnalate come "5",
ma il cartello ci ha indirizzati verso nord. Nessun problema se non avessero
nascosto i segnali proprio alla fine della strada! A parte il tempo perso
la faccenda è stata abbastanza divertente.
Oltre il rivo la strada si trasforma in un single track fra gli alberi, in discesa e con il fondo all'inizio molto bello, a tratti tappezzato di aghi di larice. Ben presto la pendenza aumenta e con la pendenza aumentano sassi, radici, salti, buchi e tutte le piacevolezze ben note. No, la foto non rende affatto l'idea. |