La discesa dal fondo sassoso
e sconnesso porta, in circa 3 chilometri paesaggisticamente molto affascinanti,
a raggiungere una comoda sterrata, praticamente piana.
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sassi da vendere |
la comoda sterrata |
Sfiliamo velocemente davanti al rifugio Starkenfeld
e continuiamo su un incantevole altopiano punteggiato di fienili, attenti
a non investire mamme, babbi e passeggini: se finora abbiamo incontrato
pochissimi escursionisti, da qui si torna nella civiltà: la comodità
della strada pianeggiante, la presenza dei rifugi, il poco dislivello
che separa la vallata dal parcheggio di Zumis incoraggiano le escursioni
pomeridiane delle famigliole in vacanza.
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fienili e la sterrata |
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Poco dopo il 19esimo chilometro lasciamo sulla
destra il rifugio Roner, (m.1832), frequentatissimo da turisti alcuni
dei quali non proprio civili (qualche cartaccia e alcune bottiglie di
plastica punteggiano la strada :( ). La strada si infila nel bosco e la
discesa prende pendenza. Scendiamo rapidamente i 100 metri di dislivello
che ci separano dal parcheggio Zumis, dove termina la sterrata e ritroviamo
l'asfalto. Pur essendoci un'alternativa su sterrato, preferiamo scendere
a Luson sulla carrareccia, peraltro scarsamente frequentata. Perdiamo
rapidamente quota seguendo le indicazioni per maso Tulper, incontrando
lungo la strada le località Villpeder, Gschlar, Gampfos fino a
incontrare, a circa 1550 m. di altitudine, un bivio che segnala, verso
destra, Plider e il sentiero n.14 verso Luson. Non so se abbiamo fatto
bene o male, abbiamo deciso di continuare verso Tulper.
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la
stradella asfaltata per Luson
col Sass de Putia sullo sfondo |
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Fatti 100 metri, la strada comincia decisamente
e inaspettatamente a salire. Leggere le cartine con attenzione mai, eh?
Non c'e' nulla di peggio di una salita inattesa a fine uscita, dopo parecchia
discesa, quando si sono messe ormai gambe e testa a riposo e si intravvede
la birra finale. Confidando sul fatto che il paese e' ancora 500 metri
più sotto e mancano solo 5 km, innesto la piccola e salgo a bestemmioni
sperando che la faccenda duri poco. Circa un chilometro più avanti
sfioriamo maso Tulper, accidenti a lui, e poco dopo la strada riprende
decisamente a scendere, stavolta costantemente fino a Luson. 100 metri
e rotti di dislivello che avrei volentieri evitato, che portano il dislivello
totale in salita a 1252 metri, condensati praticamente tutti nei primi
10 chilometri iniziali.
Giro molto gradevole, paesaggisticamente appagante,
non troppo difficile, con diversi punti di appoggio per rifocillarsi,
prati dove stravaccarsi a prendere il sole vacche permettendo, scorci
molto "heidici" e traffico assente sui pezzi asfaltati. Fondo
da ottimo a discreto, con qualche breve pezzo pessimo, quasi totalmente
pedalabile. I tratti peggiori si affrontano in discesa, escludendo ovviamente
i pochi metri nel ripido pantano inseguiti dalle mucche, probabilmente
evitabili. |