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Luson - rifugio Kreutzwiese, Rifugio Roner, Luson
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Ci facciamo forza, ci schiodiamo dall'accogliente rifugio, rinunciamo faticosamente alla seconda birra, rabbocchiamo la borraccia alla fontana, e, scegliendo la seconda soluzione, torniamo indietro fino all'ultimo incrocio. Imbocchiamo il tratturo, in direzione "2 - Kampillenberg", verso un gruppo di baite ed un prato recintato da steccati, per raggiungere una forestale, proveniente da Koch Kampill (cartina Tabacco) che corre, un centinaio di metri di dislivello sopra noi a nord, parallela a quella per il rifugio che abbiamo appena abbandonato.

il tratturo il prato da superare

Il tratturo termina davanti ad uno steccato con il cancello chiuso e il sentiero che ci dovrebbe ricongiungere alla forestale è segnato, sulla cartina Tabacco, di là, oltre le baite. L'espressione minacciosa di un cagnaccio ci sconsiglia lo scavalcamento e quindi ci avviamo a risalire il pratone costeggiando esternamente la staccionata. Mai pensare, davanti alla birra, "ormai è fatta"! Mai dire gatto se non ce l'hai nel sacco né vendere la pelle.. eccetera eccetera. Infatti ci tocca spingere la bici in mezzo a un acquitrino, con il fango che entra allegramente nelle scarpe, trascinarla dentro e fuori da buche e avvallamenti, affondando fino alla caviglia fra le rane. Dulcis in fundo, in 10 secondi ci troviamo circondati da una mandria di mucche, interessatissime alle borracce e alla fodera della mia sella.

smetti di leccarmi, bestiaccia!  

Una singolare processione si snoda in fila indiana su per il pantano: due ciclisti che strillano "smetti di leccarmi bestiaccia", due bici a spinta e una decina di indomite vacche caracollanti con le lingue di fuori. Appena il cagnaccio si dilegua balziamo prontamente oltre lo steccato facendo marameo e proseguiamo, sempre a spinta, sempre nel pantano, fino a raggiungere la sospirata forestale. In assenza di cagnaccio consiglio caldamente di proseguire dritti fino oltre le baite e risalire il prato verso est.

Risaltiamo lo steccato e finalmente mettiamo le ruote sulla forestale. Lo spettacolo ripaga ampiamente della ravanata: prati verdissimi, pascoli, un ricamo di steccati e, verso sud, il pamorama che si apre sulle Odle.

Sass de Putia e le Odle I pascoli

Imbocchiamo la forestale in direzione ovest (verso sinistra), e poco dopo, ad un cancello di legno, siamo nel punto più alto dell'intera escursione. (2069 m., 13 km, 1130 mt di dislivello)

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