Indice Itinerari
Home - Home Bici - Indice Itinerari - link Predonico

 

Predonico-Perdonig - Ricerca del passaggio a nord-ovest (pag.3)


Panorama su Bolzano con lo Sciliar e il Catinaccio

Usciti dal bosco pedaliamo in mezzo a bellissimi prati che paiono appena pettinati, mucche e splendidi scorci sulla città di Bolzano e sulle Dolomiti. E la salita si fa un po' meno altalenante e faticosa. A 23 km dalla partenza si arriva a Gaido. Sulla sinistra vediamo la chiesetta vicina a un bel maso con punto di ristoro, il Moarhof. (m.938, 730 m. dislivello). La salita dovrebbe essere quasi al termine, ne approfittiamo per mangiare qualcosa e per fare il punto del percorso: il passaggio a nord-ovest dovrebbe partire da qui.


Il MoarHof di Gaido con la chiesetta

La chiesina di Gaido

Moarhof

Il nostro salvatore :)

Il posto è davvero bello: comode panche all'ombra con alcune persone sedute che giocano a carte e bevono birra, bella vista sulle montagne e sulla valle, silenzio e tranquillità, galline, la stalla, fiori, prati, la bella chiesetta proprio davanti. Un bel posto dove vivere :). Dopo un ottimo Keiserschmarn e la birretta regolamentare comincio ad esplorare i dintorni e a leggere i vari cartelli indicatori: il sentiero 8a, che dovremmo prendere, parte proprio qui dietro. Appena stesa la cartina sul tavolo si materializza il gentilissimo Bauer del maso, in Lederhosen (braghe di cuoio) e Schürze (grembiule) blu regolamentare, ci chiede da dove veniamo e, soprattutto, dove vogliamo andare e per che sentiero. Dopo avergli raccontato la ravanata della volta precedente "a me dovete chiedere, non alle cartine!" Visto che abita qui da sempre avrà senz'altro ragione. Ci sconsiglia caldamente di riprovare dal sentiero 8a, e ci indica, poco oltre il maso, l'attacco del sentiero "F". "E fidatevi!" ci dice sorridendo "è bellissimo, anche per la bici". E noi ci fidiamo.
Bando alle ciancie raccattiamo le supellettili sparse e torniamo sulla strada asfaltata, proseguiamo per poche decine di metri fino a trovare, all'altezza di una curva, sulla nostra destra, l'attacco dello sterrato, segnato come "F". Imboccatolo, ci si tiene a destra e, pochi metri oltre (tabella sotto una tettoia) a sinistra, costeggiando il bel maso Tratter.


Attacco del sentiero "F"

il sentiero e Il bel maso Tratter...

..e la sua meridiana.

Il proseguimento del divertentissimo sentiero

La discesa e' bellissima, divertente, con fondo da buono a ottimo, veloce, in mezzo al bosco e alle felci. Solo un tratto sconnesso vicino ad un rivo, per il resto una goduria :)
Il sentiero termina ad un incrocio (km 26 circa), dove sbagliamo clamorosamente strada. Girando a destra ci infiliamo nel cortile di un maso (il Bittner Hof), fra papere maiali conigli cavoli e insalata.. torniamo quindi indietro e prendiamo la diramazione di sinistra. Circa un chilometro più avanti ci troviamo sulla strada asfaltata che porta a Nalles e capiamo di aver sbagliato: ci dovrebbe restare ancora un bel pezzo su sterrato, qualcosa non torna. Dietro front, di nuovo al maso: alla sua destra, fra i tavoli e le panche dove diversi turisti stanno merendando, c'è la sterrata che cerchiamo (segnato come "R"). Altro errore e altro cortile un chilometro dopo: la strada si perde nell'aia di un contadino che ci guarda storto. Cercando con attenzione troviamo un cartello indicatore per Andriano e la strada che continua sulla nostra destra.Anche questo tratto molto bello, ben tenuto e scorrevole ci porta, a poco più di 30 km dalla partenza, ad Andriano ad incontrare l'asfalto. Continuiamo dritti per la "strada del vino" (cartina kompass) che corre, deserta e semiabbandonata lungo le pendici della montagna, e poco prima del paese di Riva di Sotto, all'altezza della zona produttiva, ci infiliamo nella interpoderale che, fra distese di frutteti, porta fino nei pressi dell'abitato di Frangarto (km 41).
Girati a sinistra e all'incrocio per Cornaiano di nuovo a sinistra, eccoci a ponte Adige. Circa 100 metri dopo il passaggio a livello si gira a destra, e passato il canale subito a destra. Altro passaggio a livello ed eccoci al ponte della ciclabile per Appiano, incontrato all'inizio della nostra relazione. Da qui in poi, percorrendo la ciclabile a ritroso, in 6 chilometri si torna al punto di partenza.

Bel giro, non faticoso, divertente, da mezze stagioni, con bei panorami sui monti e un simpatico Bauer presso il quale rifocillarsi, fare quattro chiacchiere, e smentire chi dice che in Alto Adige chi parla italiano è accolto malamente.

11 giugno 2006

 
Appiano/Eppan. Sullo sfondo Weisshorn e Schwarzhorn  

Tendo sempre a scordarmi quanto possano essere lunghi 11 km di salita sotto il sole con punte massime del 22%, e quanto rompano le scatole i su e giù! Rifatta oggi da sola, con rientro per il percorso di andata: me la sono presa troppo comoda al Moarhof e ho fatto un po' tardi. Inoltre sulla sterrata non passa mai un cane, sono senza camera d'aria di riserva e senza attrezzi, se buco o mi succede qualcosa mi ritrovano al disgelo.

Sarà che la relazione l'ho scritta qualche giorno dopo, sarà che quest'anno ho pochi chilometri nelle ruote, o che ho dormito malissimo o chissà che altro, ma porcaccia miseria che rampe! E chi si ricordava che una volta raggiunto Predonico, un cartello avvisa che per Gaido mancano ancora 3 km, e che un km dopo un nuovo cartello segnala Gaido a 4 km? E che quei 3 (o 4) km hanno alcune rampazze da infarto? E che a ogni giù corrisponde un su di almeno pari dislivello? E che al ritorno i gradevoli giù sono sgradevolissimi su, a muscoli, motivazione (e culo) ormai freddi?

In compenso, raggiunto Predonico e il termine dei su, precipito fino a Bolzano tutto in discesa divertendomi un sacco! E' anche tardi abbastanza da non trovare più famigliole bradipo like in mezzo alla ciclabile.

 
Home - Home Bici - Indice Itinerari - link Predonico