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Nova Ponente - Passo Occlini - Pietralba (Deutschenofen - Jochgrimm - Weissenstein) ovvero "La signora delle mosche" pag.3

 
Weisshorn, north face  

La comoda forestale verso Pietralba
 
 
Il santuario di Pietralba/Weissenstein  
Dopo aver ragionato sui cartelli indicatori e sulla cartina non resta che girare a sinistra, segnavia "2-9", in direzione Weissenstein (Pietralba) lungo la forestale (km 21). Bella, ampia, comoda, nel bosco, con un bel colpo d'occhio sul santuario di Pietralba e qualche scorcio del Weisshorn, ma mi resta rammarico di essermi persa il canyon. Bisognerà metterci pezza in fretta.

Ad un bivio molto evidente, con una frotta di segnali, giriamo a destra seguendo l'indicazione "Weissenstein" sempre sulla forestale con segnavia "9", ancora molto bella e ben tenuta. Ad un ulteriore bivio (km 23,7) il segnavia 9 ci fa abbandonare la forestale, che prosegue in direzione "Petersberg" e ci indirizza su un sentierino stretto e sassoso che precipita, in meno di un chilometro, sul retro del santuario di Petralba/Weissenstein (km 24,5 m.1518 s.l.m.). A dirla proprio tutta questi ultimi 800 metri li faccio quasi tutti a spinta per evitare di arrivare al santuario di testa.

Giretto turistico attorno al santuario, erano anni che non passavo da quelle parti, poi si risale all'altezza dell'ampio parcheggio dietro la chiesa, sulla sinistra. Trovato il segnale che indica S.Leonardo imbocchiamo la stradina che porta in direzione della cappella quindi ad un bivio si gira a destra sul sentiero n. 2.6.8 (segnavia bianco/rosso dipinto su un sasso in modo molto evidente).

Lo sterrato confluisce in una forestale che prima in leggera discesa, poi in forte pendenza, scende lungo una valletta chiusa, che potrebbe essere molto divertente se non fosse cosparso di recente, mobile e fastidioso ghiaino. Quel ghiaino fetente che rende insicuro ogni movimento, che slitta sotto le ruote, che schizza via in ogni direzione sul quale non si riesce a far presa. Salire da quella parte dev'essere un incubo. Memore del volo dell'anno scorso scendo un po' rigida e arrivo in fondo con i crampi alle mani da freno :-D

La forestale termina su un ponte in legno in costruzione, che ci obbliga a un camel trophy fra pachere, pile di legname e cumuli di sassi e di terriccio, giriamo decisamente a sinistra e poco dopo troviamo l'asfalto (km. 29,7). Ancora un po' di su e giu' e chiudiamo l'anello all'altezza del bivio per malga Laab. Picchiamo giù lungo la zona artigianale e siamo all'auto.


Il Latemar da Nova Ponente
Giro semplice e soddisfacente, con orientamento banale coadiuvato da segnaletica onnipresente (se non ci si distrae a discutere con le vacche). Un vero peccato perdere la visuale sul Bletterbach, che sono andata a visitare pochi giorni dopo: è un canyon profondo 400 metri e lungo 8 km, scavato nella roccia del Corno Bianco, nel versante della montagna che guarda verso la val d'Adige. Ricco di fossili, di tracce di sauri preistorici, conserva ancora perfettamente visibili tutte le stratificazioni rocciose ed è interessante da visitare sia dal lato scientifico che dal lato paesaggistico. Molto belli i colori dei vari strati di porfido, di arenaria, i bianchi e i rossi del gesso e le cascate e le pareti verticali. Dal 2003 il canyon è diventato parco geologico con annesso centro visitatori e museo geologico. Qui e qui qualche foto del giro a piedi sul Weisshorn e nel canyon del Bletterbach fatto pochi giorni dopo questo in bici.

 

 
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