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 | 1 parte La storia della famiglia del mio papà 
        la quale era grande, voglio dire il nonno Francesco papà del mio 
        papà il quale era nato il 18 gennai del 1852, si sposò poi 
        con la nonna Barbara nata il 29 gennaio 1856. Quando si sposarono era 
        l'anno 1877 del mese 14 aprile. Il nonno aveva avuto 13 figli 11 viventi 
        e due morti piccoli. erano anni molto poveri ma in qualunque modo si arrangiavano 
        in qualunque modo. Il nonno allevava pecore e con esse faceva un piccolo 
        commercio soprattutto con la lana, e nel medesimo tempo avevano qualche 
        agnellino per mangiare in tante maniere aveva un po' di campagna da coltivare 
        patate, frumento aveva orzo e verdure in un orto vicino a casa, aveva 
        un paio di mucche per il latte per la famiglia e così tiravano 
        avanti nella maniera semplice e intanto arrivavano i figli uno dietro 
        l'altro, in quelli anni le famiglie erano numerose con tanti figli. Il primo figlio era zio Bepele 1879: zio Franzele 
        1880: e poi zia Tuna, la zia Minica, il mio papà Augusto! lo zio 
        Vigilio, lo zio Matteo. la zia Barberina, e la zia Anna! la ultima nata 
        la zia Anna nata nel 1894, la nonna Barbara dopo 6 mesi morì, lasciando 
        il nonno nel più profondo dolore , con tanti bambini cosa doveva 
        fare? La figlia zia Tuna la maggire dovette fare 
        da mamma e allevare come poteva questi poveri bambini ma almeno erano 
        sani! Intanto il nonno cercava nella preghiera una rassegnazione al suo 
        destino. Le donne vicine di casa davano una mano e un aiuto materiale, 
        e anche spirituale, soprattutto la Cati che era una donna di grande umanità 
        verso i poveri. Andiamo avanti con il nonno, il quale cercava 
        in ogni modo di non lasciare mai il necessario, e questi bambini crescevano 
        almeno sani. e man andavano a scuola la quale era di una dimesione abbastanza 
        grande, con un grande fornello a ole per scaldare, e la classe era 1 unica 
        con 45 o anche 50 scolari, 1 sola maestra che con amore e pazienza a loro 
        tante cose come lei poteva, e il parroco insegnava la religione e il catechismo, 
        2 ore il martedì e un'ora al venerdì.  Poi durante le vacanze mandava 1 o 2 secondo 
        l'età, 8 9 anni, giù nei tedeschi tiroleri, andavano al 
        pascolo con le pecore e le mucche, intanto riceveva il mangiare e dormire, 
        e al nonno davano in cambio della uva che il nonno faceva il vino perché 
        da noi non cresceva la uva, e poi non poteva maturare.  E così passavano gli anni e i bimbi 
        crescevano e si facevano uomini. 
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