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Intanto arrivò il giorno della nascita di Gustele.. in casa era una bella festa, e la mamma preparò tante buone cose, e lo zio Matteo fece la sua parte, dato che era il suo guidazzo.. e lasciò al papà dei soldi per il Gustele.. così dopo questa bella festa, lo zio dovette partire per l'America alal fine di settembre perché anche la zia lo aspettava con ansia che quel riscaldo era stato tanto male, e a noi a lasciato tanta nostalgia, sopratutto al papà, e al nonno!.

intanto passarono i mesi e anno dopo anno! . e il nonno sentiva il peso dei suoi anni, ed aveva qualche disturbo per la circolazione e sopratutto alla vista!. il papà lo portò a Trento, e dopo la visita dovette portare gli occhiali abbastanza forti in causa le cataratte.. ma non era più svelto come prima. Intanto la mamma aspettava un altro bambino, e alal nascita questo bambino aveva dei disturbi al fegato, e dopo 4 settimane morì, lo battezzarono col nome di Matteo ed era il 1930!. nel frattempo si ammalò il nonno ababstanza grave, subentrò un infarto e con l'influenza forte non riuscì a superarla e il 17 febbraio morì era il 1930.. e fu un dolore grande per tutti sopratutto per il papà.

Dopo la morte del caro nonno, è rimasto un vuoto incolmabile, io allora avevo 10 anni, ma èè rimasto un grande dolore, un nonno così buono e affettuoso, e da lui si imparavano tante belle cose, le storie di una volta, cose vere, e tante volte vecchie favole,. superstizioni credenti o no si stava con il fiato sospeso, e siccome io di natura ero paurosa, tutto mi sembrava quasi reale e poi col tempo passa un po' il dolore, ma il ricordo resta sempre.

Passato questo periodo doloroso i giorni passavano veloci perché poi la vita continuava, e bisognava affrontare quanto nella vita subentrava, bene o male che sia.

Intanto gli anni passavano e eravamo arrivati al 1932, e la mamma aspettava un'altro bambino, era il 30 marzo e naque una bambina, sana e svelta, e la battezzarono con il nome di Barbara, e cresceva a vista d'occhio.. e la serie era di 8. Dopo la nascita di questa bambina il tempo correva, e infine arrivò il 1935 e la mamma aspettava un altro bambino il quale naque il 12 febbraio, ed era un'altra bambina, anche lei bella e sana; e io allora avevo 15 anni, e in casa c'era un bel dafare io e mia sorella Elena dovevamo lavare i pannolini, e mi ricordo che Elena brontolava perché la mamma continuava a comprare bambini! e io le dicevo.. non brontolare, è il Signore che li manda,. perché tra parentesi non ero mai stata maliziosa, e a capire bene come succedeva!. in casa poi non si vedeva nulla per sospettare da dove venivano!. veniva la comare (levatrice) con la sua valigetta, e poi.. il pianto del bambino nato.

Dopo la nascita di questa bambina, io andai con mia zia Barbara sorella del papà, la quale era da noi in villeggiatura; e siccome era una donna molto religiosa, convinse il papà di lasciarmi andare a studiare in un collegio di Suore, le quali avevano in mano una somma di denaro, donato da una benefatrice, per fare studiare una bambina. la quale dopo 3 anni di scuola doveva decidere di restare in collegio per diventare Suora...

 
   
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©franza Moscone Bianco