Si mangiava in camera dato che Paolo era piccolo (aveva 1 anno) e portavano il mangiare in camera: la giornata era piena, portare a paseggio i piccoli, al mattino e il pomeriggio, e insegnavo tante piccole poesie, e quando eravamo davanti a una chiesa, e gli portavo dentro e loro volevano che insieme recitare la poesia "Bambin Gesù proteggi tu babbo e mammina e la mia casina, i poverelli, e a chi sta male nel tuo natale manda un sorriso dal paradiso e ancora intanto questo mio canto giunga lassù ho Bambin Gesù!". Proseguo col mio lavoro che tanto mi piaceva; ma un giorno tornando dalla mia paseggiata con i miei bambini, trovai un ragazzino davanti all'Albergo, il quale me lo mandava un certo Mario, era di Tret. ma ionon lo conoscevo, tanto che non mi figurai quale proposta mi stava facendo, così lessi il biglietto! il quale mi chiedeva di andare in casa sua... Lui aveva un negozio di alimentari a Merano un po' in periferia! alla sua proposta non sapevo cosa era! congedai il ragazzino, il quale aiutava Mario sul negozio, e portava con il suo triciclo la spesa ai clienti.. io aspettai i miei Padroni, e gli raccontai cosa mi era successo! e loro mi consiliarono di andare a vedere che voleva!. e in pomeriggio davano 1/2 giornata libera, e così andai alla casa di Mario, ed un giovedì dell'anno 1941, precisamente 28 novembre di quell'anno, ero molto agitata non immaginando in quale avventura mi sarei messa!. Difatti lui mi stava aspettando, e mi fece una accoglienza affettuosa, entrò subito nell'argomento che a lui le stava interessando.. e mi chiese se sarei disposta a sposarlo.. io rimasi alquanto meravigliata a questa sua richiesta così precipitosa. io non pensavo a tutto questo, e tanto meno di legarmi con delel promesse! in quanto al momento non sentivo nessun sentimento per lui nessun sentimento di affetto. così lo salutai, e andai al mio lavoro. Arrivata al Albergo i miei Padroni vollero sapere cosa voleva Mario e confidai a loro il mio pensiero, di non accettare una proposta così precipitosa e come potevo capire lui aveva molta fretta di concludere; aveva bisogno di legarsi non solo per amore, ma di un aiuto in casa, e nel negozio, non avendo nessuno che lo poteva aiutare.. però per lui non si concludeva così e lui continuava a starmi vicino con la sua proposta, mi sembrava che lui non voleva, e non era il suo proposito di potermi perdere: A questo punto, con il mio carattere emotivo, mi fece pena! e con poco entusiasmo accettai la sua proposta, con la promessa da lui di non affrettare così in fretta la sua proposta: naturalmente i miei Padroni erano completamente all'incontrario! erano tanto contenti di me, e sopratutto ero tanto affezionata a quei due cari bambini! e quasi mi stavo pentendo per la mia soluzione presa in fretta. I miei Padroni avevano un proprietà in Africa, cioè a Adis Abeba, avevano delle piantaggioni di cotone, ed avevano quasi stabilito di ritornare laggiù, lui doveva curare i suoi interessi, alquanto reditizii come io potevo capire, e così erano felici di portarmi con loro. e qui pensai che c'erano dei contrasti anche con la mia famiglia i quali erano contrari che io andassi così lontana... pensare in Africa, e così ci sono stati qualche cosa fra le due parti così anche per volontà dei miei genitori dovevo pensare cosa dovevo fare! ubbidire! e accettare la proposta di Mario! e così a malincuore lasciai quella buona famiglia e i miei cari bambini che gli adoravo! passai il Natale con loro e mi diedereo un compenso oltre allo stipendio! e al 1° di gennaio andai a casa per prepararmi al mio prossimo matrimonio che Mario aveva stabilito al 20 di aprile dell'anno 1942: ci sposammo a Tret nella bella chiesetta, e festeggiati da ambe le famiglie, e dopo le nozze partimmo con un piccolo viaggio di 3 giorni sopra Merano, e felici ritornammo a casa per iniziare la nostra nuova vita. |